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Infortuni sul lavoro: cosa emerge dai dati INAIL del 2022

I dati del 2022 diffusi dall’INAIL nella sua relazione annuale su infortuni e malattie professionali sono l’occasione per riflettere una volta in più sulla salute e sicurezza sul lavoro.

Una questione in cui restano fondamentali la prevenzione, la collaborazione di tutti e la consapevolezza della responsabilità per sé stessi e per gli altri. Perché dietro ai numeri ci sono le persone.

Infortuni sul lavoro

Le denunce di infortunio “tradizionale”, al netto dei casi da Covid-19, nel 2022 hanno registrato un aumento del 13,2% rispetto al 2021.

Nel complesso, gli infortuni riconosciuti sul lavoro sono stati 429.004 (+ 18,2% rispetto all’anno precedente). L’88,1% di questi sono avvenuti in occasione di lavoro e circa il 11,9% in itinere.

Il 15 % degli infortuni è avvenuto fuori dall’azienda, ovvero “in occasione di lavoro con mezzo di trasporto” oppure “in itinere”, e l’85% in azienda.

Gli infortuni accertati sono così distribuiti nelle fasce di età lavorativa. Il 32,4% degli infortuni ha riguardato lavoratori fino a 34 anni, il 31,2% quelli di età compresa tra 35 e 49 anni e il 34,1% i lavoratori della fascia di età 50-64 anni. Il 2,3% ha riguardato lavoratori di 65 anni e oltre.

Infortuni mortali sul lavoro

L’analisi degli infortuni mortali va presa con cautela perché questi dati sono più soggetti ad essere provvisori.

Le denunce di infortunio mortale sono state 1.208, con una diminuzione del 15,2% rispetto al 2021. Diminuzione che, sottolinea l’INAIL nella sua relazione, è legata interamente alla diminuzione dei decessi causati dal contagio Covid-19.

Complessivamente gli infortuni mortali accertati sul lavoro nel 2022 diminuiscono del 21,7% rispetto al 2021: sono 606 (quasi 1,7 al giorno).

Di questi 365, pari al 60,2% del totale, sono avvenuti “fuori dell’azienda”, ovvero “in occasione di lavoro con mezzo di trasporto” oppure “in itinere” (45 casi sono ancora in istruttoria).  Continua ad essere importante quindi una corretta valutazione dei rischi anche nell’utilizzo dei mezzi di trasporto e negli spostamenti. Gli infortuni mortali accertati in azienda sono stati 241, ovvero il 39,8%. 

Gli incidenti plurimi sono stati 19, con 46 morti, 44 dei quali stradali.

Attenzione ai lavoratori con età compresa tra 50 e 64 anni: Il 42,4% di infortuni mortali accertati nel 2022 riguardano questa fascia di età. Un aspetto che pone il tema di come l’invecchiamento della popolazione lavorativa sta incidendo sull’andamento di infortuni e malattie professionali, come ha sottolineato il commissario straordinario dell’Inail, Fabrizio D’Ascenzo.

Il settore più colpito dai casi mortali in occasione di lavoro accertati nel 2022 è quello delle costruzioni (84), seguito da trasporto e magazzinaggio (63) e commercio all’ingrosso e al dettaglio – riparazione di autoveicoli e motocicli (31).

Malattie professionali

I dati del 2022 indicano un aumento delle denunce di malattia professionale in confronto al 2021. Le denunce di malattie sono state quasi 61 mila, con un + 9,9% rispetto al 2021.

Da anni le malattie muscolo-scheletriche sono quelle più denunciate: nel 2022 rappresentano quasi il 70% dei casi. (Sul tema della prevenzione delle malattie muscolo-scheletriche abbiamo in programma un corso il 16 novembre 2023, valido anche per la riduzione della tariffa Inail con l’OT23)

I lavoratori ammalati sono quasi 42 mila, di cui il 39,3% con causa professionale riconosciuta (quelli con malattie causate dall’esposizione all’amianto accertate sono 918).

I lavoratori deceduti nel 2022 con riconoscimento di malattia professionale sono stati 817 di cui 161 per silicosi/asbestosi.

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