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Verifica impianto di messa a terra: convenzione Polo626 – Ellisse

Far verificare periodicamente gli impianti di messa a terra nei luoghi di lavoro è responsabilità del datore di lavoro. Un obbligo a cui sono tenuti tutti i datori di lavoro con almeno un lavoratore.

cavo elettrico tre fili

La verifica della messa a terra è diversa dalla dichiarazione di conformità rilasciata da installatori e elettricisti e può essere fatta solo da organismi abilitati. Per questo in Polo 626 abbiamo attivato una convenzione che permette alle imprese clienti di contare su un organismo accreditato e specializzato nelle verifiche di legge.

Perché è importante fare le verifiche degli impianti di messa a terra

Ogni quanto va effettuata la verifica della messa a terra?

Come verificare la messa a terra

Perché è importante fare le verifiche degli impianti di messa a terra

I datori di lavoro sono tenuti a sottoporre a verifiche periodiche i seguenti impianti collocati nei luoghi di lavoro: 

  • impianti elettrici di messa a terra
  • installazioni e dispositivi di protezione contro le scariche atmosferiche
  • impianti elettrici in luoghi con pericolo di esplosione.


Si tratta di verifiche fondamentali per la sicurezza dei lavoratori, in particolare contro il rischio di folgorazioni accidentali, incendi, esplosioni.

Va poi considerato che non essere a posto con le verifiche periodiche agli impianti di messa a terra può essere motivo di non risarcibilità da parte dell’assicurazione in caso di incendi o eventi avversi.

Ogni quanto va effettuata la verifica della messa a terra?

La periodicità della verifica è stabilità dal DPR 462/01 ed è biennale o quinquennale, a seconda del tipo di ambiente/attività.

Le verifiche periodiche vanno fatte ogni 2 anni per gli impianti installati in: 

  • cantieri
  • locali ad uso medico e simili (ad esempio: studi dentistici, estetisti, veterinari, ospedali, centri fisioterapici, ecc.)
  • ambienti a maggior rischio in caso di incendio (ad esempio: teatri, cinema, discoteche, alberghi, edifici con strutture portanti in legno o altro materiale infiammabile, depositi di materiali infiammabili, autorimesse e in generale tutte le attività soggette ai controlli dei Vigili del Fuoco, come indicato dal DPR 151/2011)
  • luoghi con pericolo di esplosione (ad esempio: centrali termiche a gas, depositi di materiali che presentano rischi di esplosione, luoghi dove sono presenti vapori, nebbie o polveri, come distributori di carburante, industrie alimentari, depositi di vernici, ecc.).


In tutti gli altri luoghi
gli impianti vanno sottoposti a verifica ogni 5 anni.

Le verifiche straordinarie sono effettuate in caso di:

  • esito negativo della verifica periodica
  • modifica sostanziale dell’impianto
  • richiesta del datore di lavoro.

Come verificare la messa a terra

È il datore di lavoro che deve richiedere l’effettuazione delle verifiche periodiche. Le verifiche periodiche possono essere richieste solo all’ASL, all’ARPA o a organismi abilitati, che, una volta eseguita la verifica periodica, rilasciano il relativo verbale al datore di lavoro. Il datore di lavoro deve conservare il verbale e mostrarlo in caso di richiesta agli organi di vigilanza.

Con la convenzione tra Polo 626 ed Elisse aiutiamo il datore di lavoro a rispettare tutti questi obblighi. Nel nostro servizio di valutazione dei rischi e assistenza continuativa per la sicurezza sul lavoro segnaliamo la corretta periodicità da rispettare nelle verifiche degli impianti (biennale o quinquennale). Inoltre, possiamo mettere il datore di lavoro direttamente in contatto con Ellisse, organismo di riconosciuta competenza ed esperienza, abilitato dal Ministero dello sviluppo economico e accreditato da Accredia per le verifiche degli impianti di cui al DPR 462/01.

Un pensiero in meno per il datore di lavoro. Contattaci per qualsiasi necessità e per avere ulteriori informazioni su come verificare la messa a terra nella tua attività.

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